La comunità degli sport

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Comunità dedicata a notizie, personaggi, eventi del mondo dello sport - nel senso più vasto possibile - e in italiano. Magari con meno calcio che da altre parti, ecco.

Chiunque voglia condividere e raccontare di uno sport praticato, di una partita vista, di una sfida memorabile, di una epopea in pantaloncini e maglietta, di corse e salti, di ruote e di volanti, di palle e palline di ogni tipo e colore - siete più che benvenuti !

Scopo degli sport agonistici non è la bellezza, anche se gli sport ad alto livello sono luogo deputato per l'espressione della bellezza umana. Il rapporto è pressappoco quello che intercorre fra il coraggio e la guerra. La bellezza umana in questione è una bellezza di tipo particolare; si potrebbe definire bellezza cinetica. La sua forza e la sua attrattiva sono universali. Sesso o modelli culturali non c'entrano. C'entra, piuttosto, la riconciliazione degli esseri umani e il fatto di avere un corpo." D. F. Wallace

founded 1 year ago
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A vederlo a bordocampo, sempre col cappuccio della felpa tirato su, e con lo sguardo perennemente torvo, Bill Belichick - per 24 anni coach dei New England Patriots - a me sembrava un lord Sith. E in effetti i suoi momenti da Lato Oscuro li ha avuti: il Deflategate per i palloni usati a Foxboro, sotto la pressione minima richiesta; lo Spygate, quando furono accusati di filmare le chiamate dei giochi delle squadre avversarie...insomma. Premi per la simpatia non ne ha mai cercati, men che mai nelle conferenze stampa, dove era insofferente di tutto il circo mediatico e i suoi luoghi comuni (celebre il suo 'on to Cincinnati' quando gli chiedevano come mai la squadra giocasse male). A lui interessava altro. E questo altro è arrivato eccome: 17 titoli di divisione, 9 titoli di conference, e ben 6 Superbowl vinti. In uno sport che ha regole attente a garantire equilibrio, e in piena free-agency era, fare numeri simili è qualcosa di - forse - non replicabile. Direte: beh, il suo qb era Tom Brady. Via lui, ai Pats hanno fatto ultime 4 stagioni in calo, ultima addirittura 4-13. Assolutamente vero, ma personalmente credo non vada scordato che il primo Brady non era ancora quel Brady, e i Pats vincevano con la difesa, dove veramente il genio di Belichick spiccava. Semplicemente, quella dei Patriots è stata una irripetibile sinergia tra il GOAT dello sport, e un allenatore tra i primi cinque ogni epoca - a stare bassi. Insomma, se esiste un caso in cui parlare di *dinastia *è assolutamente lecito e sacrosanto, è questo. Qui una bella review della sua carriera e dei suoi momenti migliori.

Ora, lasciati in modo relativamente amichevole i Patriots, lui vuole allenare ancora. 71 anni non sono pochi e i programmi NFL in rebuild forse vogliono qualcuno di più giovane; ma dategli un buon QB, un roster appena dignitoso ma underachieving, e chissà. I Chargers di Herbert, forse ?

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Il soft power dei petrodollari si allunga anche dove meno lo si aspettava - Dubai non è esattamente il primo posto cui si pensa per il basket di alto livello. Che si arrivi in fondo non è ancora certo, ma 150 milioncini fanno gola a tutti. Insomma: si comprano la licenza dando una mancia a tutte le squadre che hanno già la licenza pluriennale di EL. Il tocco surreale è che dato che al momento non esiste, a Dubai, una competizione di basket di livello adeguato, la nuova squadra di EL dovrebbe giocare... in Lega Adriatica. Considerazioni su possibili squilibri economici futuri a parte, almeno la parte del progetto che parla di una possibile torneo stile-EL anche in MO è interessante.

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submitted 8 months ago* (last edited 8 months ago) by [email protected] to c/[email protected]
 
 

Finita la reg. season, e con Baltimore (AFC) e SF (NFC) già certi del bye e del vantaggio del fattore campo per tutti i PO, il tabellone delle wild-card NFL è pronto. Un paio di chicche: Miami (quanti infortunati però...) a KC a vedere se i problemi dei Chiefs di quest'anno sono sempre lì, la storica rivalità NFC tra Green bay e Dallas che si rinnova, ma soprattutto due quarterback...ciascuno contro il suo passato più prossimo: in Lions - Rams avremo infatti il ritorno di Stafford a Detroit, e Goff che si ritrova contro i Rams. Personalmente credo che sarà questa la partita più incerta del turno.

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submitted 9 months ago* (last edited 9 months ago) by [email protected] to c/[email protected]
 
 

In nome della concorrenza, la Corte di Giustizia UE proclama che sì, FIFA e UEFA abusano di posizione dominante, e quindi se alcune squadre europee vogliono farsi la loro Superlega con blackjack e squillo di lusso (cit.), non possono essere ostacolate. Le due corazzate spagnole, altre varie della PL etc., bloccate una prima volta, staranno salivando. In Italia mi pare la Juventus si fosse poi sfilata a un certo punto, vedremo le milanesi e eventualmente se altri possano unirsi (idealmente tenere fuori Napoli, Roma e\o Lazio ,ad es., da una competizione del genere sarebbe sciocco). Nessuno ignora la quantità, spudorata, di corruzione e malaffare presente dentro FIFA e UEFA, ma di certo se il progetto Superlega andrà avanti, non sarà per riportare il calcio alle masse - nonostante i proclami populisti in arrivo.

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Sono 131 ogni 100.000 abitanti. Mancano in 6 scuole su 10 e il 60% ha oltre 40 anni. Siamo tra quelli che spendono meno in Europa, e si vede. Eppure, lo sport pesa sul Pil per 24,5 miliardi di euro...

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Non ha del tutto torto LeBron (tra l'altro, MVP del torneo) quando dice che i record prima o poi vengono battuti, ma invece essere i primi a vincere un nuovo trofeo è qualcosa che resta. E allora, i Lakers potranno sempre fregiarsi della prima edizione dell'In-Season Tournament della NBA, roba fortemente voluta dal commissioner Silver per creare interesse su più partite della RS, e che, nonostante qualche problemino sui campi colorati (per me molto fastidiosi da vedere), alla fine ha funzionato. Creare un nuovo trofeo è roba piuttosto rara nello sport professionistico, ma a mio avviso Silver e co. hanno ragione nel voler intervenire e cambiare un pò gli equilibri di una RS NBA francamente troppo lunga e dove i giocatori, per sopravvivenza, spesso giocano in seconda marcia. Già abbiamo visto usare la soluzione del play-in tournament per gli ultimi posti ai playoff, e direi che ha funzionato; ora anche questo IST ha creato interesse e buzz nell'ambiente. Le partite sono state interessanti, i ratings televisivi sono stati buoni, i giocatori si sono impegnati - complici anche premi belli sostanziosi - e, dulcis in fundo, ha vinto una delle squadre ammiraglie della Lega. In un certo senso l'avvio modesto in RS dei Lakers li aveva un pò fatti dimenticare, direi che ora si ripropongono tra i favoriti a Ovest, soprattutto se AD è questa belva qua vista in finale dell'IST, dove dimostra che non solo in difesa (dove cambia le partite in area ), ma anche in attacco ha serate dove non è trattabile. Chapeau comunque ai Pacers finalisti e soprattutto a Tyrese Haliburton, che adesso direi è sotto gli occhi di tutta la Lega.

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submitted 9 months ago* (last edited 9 months ago) by [email protected] to c/[email protected]
 
 

Alla fine Shohei Ohtani non cambia città (che sia rimasto sulla west coast, per lui giapponese, non è sorprendente) e però, firmando per i Dodgers un contratto monstre da dieci anni e da 700 milioni garantiti, fa muovere le acque lo stesso: si tratta infatti del contratto più grosso della storia dello sport professionistico USA. Tra l'altro il contratto prevede pagamenti scaglionati, in modo tale da permettere ai Dodgers di firmare altri FA e di avere un roster sempre competitivo. Spiace per i tifosi di Toronto ( era uscito un tweet che dava x certo Ohtani in volo verso la città canadese per la firma con i Jays, e in tanti si erano convinti...). Per i Dodgers, dopo la trade di Soto agli Yankees, una mossa che li conferma cone la squadra da battere, nonostante le tante delusioni di questi anni nelle postseason. Ohtani non si discute, il fatto che giochi sia sul monte che in battuta poi lo rende assolutamente unico, ma c'è qualche dubbio semmai sugli infortuni: almeno per il 2024 infatti non dovrebbe lanciare, per non sforzare il braccio su cui ha subito due interventi.

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Per chi non lo sapessi, Shohei Ohtani è uno dei giocatori ritenuti al momento più forti e più promettenti della MLB. È un giocatore che nel gergo viene denominato two.way player: gioca benissimo sia come lanciatore che come battitore. Il suo contratto con i Los Angeles Angels (squadra che l'ha portato dal Giappone negli Stati Uniti) è terminato da pochi mesi e ora si sta cercando di capire chi se lo accaparrerà (il contratto previsto dovrebbe superare i 500 000 000 $,che se anche fossero spalmati su 10 anni, difficile, considerato che ha già 29 anni, sarebbero comunque 50 milioni a stagione). Si sa pochissimo perché tutte le contrattazioni sono strettamente riservate (per volere di Ohtani stesso) e quindi più che speculazioni non ce ne sono (si sa solo chi si è ritirato dalla corsa).

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Dico la verità, i campi nuovi e colorati che segnalano le partite dell'IST (In-season tournament, decisamente qua servirebbe un nome ) mi confondono parecchio, e da tifoso Celtics aver visto JB uscire a causa della scivolata mi aveva preoccupato. Ma sembra che l'idea del commissioner Silver per ora funzioni: partite NBA che già a novembre sono considerate importanti, coaching staff che adesso tengono conto delle differenze punti in regular season - con polemiche annesse: la tradizione NBA vuole che a partita decisa non si ingrassi il punteggio, e adesso invece almeno per queste partite la cosa ha senso farla. Anche le riserve dei roster, che non hanno i contratti di Giannis o Tatum, magari possono vedere il campo di più e intascare qualcosa dai bonus previsti nel torneo. Il quale nasce come tentativo di mettere mano al problema non detto della NBA: che va bene avere 82 partite di reg season in termini di biglietti, spazi pubblicitari e dirette TV, ma semplicemente lo spettacolo e l'intensità mancano per troppe di quelle 82. Vedremo come va, e se stiamo assistendo alla nascita di un titolo che avrà il suo peso e che davvero vedrà le squadre competere per vincerlo e per i bragging rights, o se sarà stato un tentativo velleitario. A oggi, comunque, il tabellone del torneo è questo.

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Giornatina x lo sport dello Stivale, via :-)))

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E con questa, dopo l'incredibile partita di ieri contro Nole e il recupero dal 0-1 contro la Serbia, direi che le polemiche sull'impegno di Jannik con la Nazionale possiamo metterle via. Semplicemente bravi tutti (Sonego Musetti Arnaldi oggi) ma Jannik - ieri soprattutto - francamente stellare e vero leader.

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Sinceramente, come dice l'articolo, va bene così. Ora come ora questi siamo - non irresistibili, anzi - e indubbiamente l'addio con porta sbattuta di Mancini non ha aiutato. Aggiungiamo il caso scommesse , e insomma c'erano le premesse per una musata che, dopo i due Mondiali saltati, avrebbe fatto malissimo. Alla fine però grazie a questo 0-0 ci siamo qualificati per la fase finale di Euro 2024, e proveremo almeno a difendere il titolo del 2021, sperando di giocarcela in modo dignitoso. (...ps : era rigore)

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Jannik Sinner è il primo italiano di sempre a giocare la finale delle ATP Finals. Davvero un incredibile 2023 per lui - numero 4 assoluto come best ranking, semi a Wimbledon, primo Masters 1000 vinto a Toronto, due Masters 500 a Vienna e Pechino, e appunto la qualificazione per le finali ATP. Praticamente da solo è stato capace di portare il tennis in prima serata in TV, e di far parlare di tennis davanti alla macchinetta del caffè in ufficio.

Sinner, già qualificato dopo due partite, e dopo aver battuto proprio Djokovic - per la prima volta - in una bellissima partita, avrebbe potuto dare al serbo il colpo di grazia ed eliminarlo da queste ATP Finals perdendo con Rune la terza partita del girone. Lo abbiamo pensato tutti, credo...io di certo lo avrei fatto. Jannik invece ha scelto la high road e nessuna scorciatoia: nessuno ha battuto Djokovic due volte nello stesso torneo finora. Quindi, se andrà bene, Sinner avrà scritto una pagina di storia del tennis; e se invece dovesse perdere la finale, resterà comunque la sua notevole crescita e avrà onorato al meglio lo sport e il fair play. In ogni caso ora è chiarissimo : uno cosi forte non lo avevamo da 50 anni.

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Non solo dunque l'Everton nei guai - e attenzione, perché a parte la legnata dei -10 ci sono squadre di PL che vogliono portare i Toffees in tribunale - ma anche Man City e Chelsea sono sotto osservazione dalla PL stessa. Che il calcio meriti una applicazione più stretta e rigorosa delle regole finanziarie, sia per ragioni di sostenibilità che di parità competitiva, lo sappiamo da anni; staremo a vedere se anche i pesci grossi verranno coinvolti.

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Giustamente, alla vigilia Sinner aveva detto : Djokovic mi dirà a che punto sono. La crescita di Jannik è lì da vedere per tutti: quest' anno ha finalmente battuto Medvedev prima, e adesso anche Djokovic, vero boss di fine livello per ogni tennista. Partita iniziata lenta e contratta, ma poi cresciuta in intensità e colpi, con Sinner bravo a restare centrato anche quando Djokovic ha preso il secondo set al tie break ( un suo classico) e soprattutto quando aveva recuperato nel terzo. Adesso Sinner deve stare molto attento a Rune nella terza partita del girone - serve vincere un set almeno - ma se Jannik passa, come speriamo...in questo momento il suo livello di tennis è molto alto. Bonus points alla diretta Rai in chiaro.

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submitted 10 months ago* (last edited 10 months ago) by [email protected] to c/[email protected]
 
 

Non è stato x nulla semplice, tra infortuni, striscia di 8 sconfitte in Agosto e titolo di divisione perso all'ultima giornata, ma alla fine i Rangers - 11-0 il bilancio in trasferta nella postseason - portano a casa la loro prima, storica, WS. Da notare che il manager Bochy si era ritirato, e ora invece si ritrova con 4 WS vinte ; roba da Hollywood, davvero.

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Russia, Qatar, Arabia, manca Iran e Corea del Nord e siamo a posto.

Ottima la genialata di convincere di fare i mondiali in tre continenti (proprio zero emissioni spostarsi di 5000 km per fare una partita) in modo che non ci possano essere stati altri contendenti

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Campionato appena partito, la notizia più importante della settimana è questa di James Harden che ottiene dal GM Morey - suo ormai ex amico, e con tanto di rottura social - la tanto invocata trade ai Clippers. Intendiamoci. Questo roster dei losangelini, ancora tipo 3-4 anni fa, sarebbe stato da mal di testa. Westbrook, Harden, George, Leonard. Ma la palla è sempre una e sono tutti - tranne Russ - giocatori molto facili agli infortuni, vero tallone di Achille della seconda squadra di LA, che negli ultimi anni è certamente diventata attrattiva e piena di signori giocatori (CP3, Blake Griffin) ma che ha concluso sempre poco, pochissimo ai PO. Insomma: a me sembra mossa della disperazione, tra l'altro con possessi da gestire e mentalità da superstar da massaggiare sempre, nella NBA del 2023. Vedremo ! Di certo, un pò come x i Suns, il coraggio al FO non è mancato...

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Qualche nota sparsa da un bel sito (the Ringer è creatura di Bill Simmons, cresciuto a pane e Celtics quanto volete, ma che di basket capisce) che si diverte con qualche previsione spericolata. Martedì 25 avremo infatti le prime partite della NBA stagione 23-24 : subito col botto, Nuggets-Lakers e Warriors-Suns (questa di vedere Booker-Beal-Durant insieme a me intriga da matti).

Tante mosse nella postseason, Boston soprattutto è andata all-in (Jrue Holiday, Porzingis) e ha tentato di rispondere ai Bucks, che hanno preso Dame Lillard e rinnovato x tre anni Giannis. Lo dico: bravo lui, che restando in un mercato minore (nei termini NBA) ha dimostrato che tutto sommato il supermax x tenere le tue scelte può funzionare. Se i Bucks hanno Middleton vagamente sano, e Lopez che magari vola anche con i vapori di benzina (cit.), sono i favoriti. Dame e Giannis insieme in un PnR non li marchi, punto....possono sbagliare loro, ma è cosa diversa. Miami è di nuovo andata oltre i suoi limiti e nessuno può contarli mai fuori; Indiana intriga parecchio ( mi è molto piaciuto Haliburton ai Mondiali), Orlando ha un futuro radioso, Philadelphia dell'MVP Embiid deve riprovarci, ma appunto ha la grana Harden : voleva andare via e non è stato accontentato. Spiace vedere un giocatore con pochi eguali nella storia per talento e particolarità (ricordate quando le difese NBA lo lasciavano libero davanti e gli si mettevano dietro per levargli lo step-back da tre ? ecco) rovinare la sua carriera con i capricci, ormai ripetuti troppe volte.

Ad Ovest il sempiterno LBJ guida dei Lakers combattivi e che hanno bisogno di conferme da Reaves e Hachimura. Occhio perchè LeBron non potrà più dare 48 minuti come ha fatto in questi PO, dove ha anche giocato su un piede solo; gli altri devono prendersi tiri e responsabilità. Ai GSW sarà curioso vedere CP3, acerrimo nemico, insieme a Curry-Klay-Draymond; a Phoenix potremo dire tutto ma non che ci provino senza paura - avendo firmato un altro mostruoso attaccante come Beal; c'è sempre Luka +Kyrie (adoro) sotto traccia a Dallas che vorranno rifarsi dopo una stagionaccia; ma tanto si passa ancora da Denver e dal clamoroso Nikola Jokic visto ai PO l'anno scorso. Rimane un giocatore che inganna a prima vista - fisicamente non è davvero un Embiid, ecco - ma appena tocca la palla Jokic insegna, pensa, distribuisce basket come nessun altro. Si gioca al suo ritmo - ecco il segno dei Grandi.

Sarà la prima stagione col nuovo formato del torneo a metà stagione; un modo per ridare senso alle troppe partite della regular season - molte giocate trottando - e con nuove regole più strette sulle assenze programmate dei vari Big per riposo e recupero. Inoltre, il commissioner Silver sta suggerendo di tornare a un ASG tra Est e Ovest, vecchio stile: anche qui è evidente il tentativo di cambiare rotta e di ridare centralità alle squadre e non più solo e soltanto ai grandi campioni, che ovviamente hanno dato visibilità mondiale e contratti commerciali enormi, ma che hanno anche mostrato di alterare in modo incontrollabile gli equilibri e le strategie dei FO con le loro scelte su dove e con chi giocare dietro le quinte (AD ai Lakers, i Big 3 dei Nets...)

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submitted 11 months ago* (last edited 11 months ago) by [email protected] to c/[email protected]
 
 

Saranno quindi ancora due squadre dell'emisfero sud - e quelle che hanno vinto le ultime quattro edizioni dei Mondiali - a sfidarsi per il titolo mondiale (sabato 28, h21). Sudafrica per confermarsi campione, NZ per l'orgoglio della grande potenza forse un pò appannata - ma è in crescita durante il torneo. Le due sconfitte in semifinale: una Argentina volonterosa e coraggiosa, ma ovviamente inferiore agli All Blacks (6-44), e una Inghilterra quadrata, tosta e molto, molto vicina alla vittoria contro i più potenti sudafricani, in una partita non spettacolare ma tiratissima (15-16) . Chi vincerà la finale andrà in vantaggio nei titoli mondiali complessivi: Sudafrica e NZ sono infatti entrambe a quota tre vittorie.

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