Braccio982

joined 7 months ago
[–] [email protected] 2 points 1 week ago (3 children)

Se uno però non conosce Musk, e di Musk sa solo che è tendenzialmente di destra, un fatto come quello di cui stiamo discutendo lo può spingere a supportare Musk. Allora la domanda che dobbiamo farci è? Vogliamo che la gente si allontani da Musk? Si. Bene, allora la strategia non deve essere quella della pressione, perché la pressione non funziona mai e solitamente sfocia nell'effetto opposto a quello desiderato.

[–] [email protected] 1 points 1 week ago (5 children)

Ti posso assicurare che si può essere indecisi su QUALSIASI argomento, anche perché più l'argomento è serio e più uno ci deve dedicare attenzione per decidere da quale parte stare. Ti faccio un esempio, per quanto riguarda il tema dell'aborto io sono un indeciso... da ormai decenni. Ho provato a mettere attenzione sull'argomento, a pensarci, ma ad oggi, anno 2025, non so da che parte sto, e non riesco a farmi un'idea precisa. Quindi vai tranquillo che gli indecisi esistono e ci sono per qualasiai tipologia di argomento.

[–] [email protected] 1 points 1 week ago

Si sta andando su altri discorsi che ora non ho intenzione di affrontare ora. Però la tempistica da te descritta secondo me è sbagliata. Te dai per scontato che gli indecisi sono fascisti, ma in realtà l'indeciso è indeciso e diventa fascista dopo che qualcosa lo porta a pensarla da fascista. In questo caso del fantoccio, qualche indeciso che è diventato fascista a causa del fantoccio stesso ci sarà sicuramente. Per questo dico che le battaglie vanno fatte con intelligenza altrimenti si porta a casa l'effetto opposto a quello desiderato.

[–] [email protected] 1 points 1 week ago (7 children)

E cmq non è un punto di vista, ripeto, è una dinamica mentale degli esseri umani, non so come spiegarlo.... funziona così il nostro cervello!

[–] [email protected] 1 points 1 week ago (2 children)

"e penso che bisognerebbe smetterla di trattarli come bambini deficienti ma come adulti" beh dipende, ci sono di entrambi i tipi non è questione di come si trattano, ma di come si è.

"Quindi sì, forse è vero che azioni simili potrebbero far sì che qualche imbecille prenda in simpatia Trump o Musk, ma personalmente non chiamerei queste persone indecise ma razzisti e/o fascisti". Qui però stai facendo un assunto tutto tuo. Siccome ci sono persone che non la pensano come te allora sono già imbecilli. Non si andrà mai lontano di questo passo.

[–] [email protected] 1 points 1 week ago (13 children)

Ma non è una scusa, è una dinamica mentale degli esseri umani. Esistono gli indecisi ovvero quelli che ancora non si sono fatti un'idea precisa di una determinata persona (in questo caso)? Si esistono. Bene ora che abbiamo appurato che esistono gli indecisi passiamo al fatto successivo: episodi del genere come quello del fantoccio di Musk, creano nei suddetti indecisi una specie di simpatia nei confronti della vittima, tutto qui, semplice. Non ho detto niente di strano o anomalo.

[–] [email protected] 1 points 1 week ago (15 children)

Non mi offendo perché son vecchio e mi devo sforzare troppo per leggere quelle scritte piccole, quindi non ho la benché minima idea di cosa ci sia scritto. L'importante è che tu ti senta sollevato ora.

[–] [email protected] 1 points 1 week ago (17 children)

Non c'è che dire a sinistra l'hanno presa bene. E tutto questo non farà altro che far prendere consensi a Musk da parte degli indecisi. Complimenti bel colpo!

[–] [email protected] 1 points 1 month ago

ENNESIMO SPOT DI AMNESTY INTERNATIONAL A FAVORE DI HAMAS - Di Franco Londei A pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende. Lo diceva Andreotti e mai frase è stata più azzeccata se la si accosta ad Amnesty International, non più ormai la gloriosa ONG che vinse il Premio Nobel per la pace nel 1977, ma sempre più costola della Fratellanza Musulmana e ampiamente sovvenzionata dai Paesi Arabi tanto da meritarsi l’appellativo di “ONG del Qatar”. La dimostrazione lampante ce l’abbiamo nell’ultimo rapporto di Amnesty International su Gaza dove l’ONG del Qatar afferma senza esitazioni che «Israele sta commettendo un genocidio contro la popolazione palestinese a Gaza». Intendiamoci, il rapporto uscito nelle ultime ore non si differenzia da quelli degli ultimi anni. Le fonti sono sempre riconducibili ad Hamas, si fanno nomi di persone che probabilmente non esistono, si danno numeri estrapolati dalle veline del fantomatico “Ministero della salute di Hamas”, non si nomina mai (o quasi) il gruppo terrorista, non si parla MAI di popolazione usata come scudi umani. Cosa cambia allora? Beh, la distruzione a Gaza è significativamente evidente, la guerra urbana è questa. Quindi Amnesty non dice nulla di nuovo. Anzi, sostiene che la distruzione sia stata deliberata, non sia sa bene basandosi su quali riscontri. Amnesty International non menziona nemmeno una volta il fatto che gli israeliani avvisassero la popolazione di spostarsi dai punti che successivamente sarebbero stati bombardati e che, in quel frangente, Hamas impediva alla popolazione stessa di evacuare. Usare la popolazione civile come scudi umani è un crimine di guerra. Nel suo spot a favore di Hamas, la ONG Premio Nobel per la pace afferma che «il rapporto di Amnesty International mostra che Israele ha compiuto atti proibiti dalla Convenzione sul genocidio, con l’intento specifico di distruggere la popolazione palestinese di Gaza», quando in realtà l’unica cosa ad essere provata dai documenti e dai fatti è che a volere un gran numero di morti civili era Hamas, su ordine preciso di Yahya Sinwar che chiedeva più donne e bambini morti i quali avrebbero «aiutato la causa di Hamas». Ma di questo non si trova cenno nello spot di Amnesty International a favore dei terroristi islamici. E poi ancora quella parola: genocidio. Come può una organizzazione che sostiene di essere piena di esperti di Diritto Internazionale (in tanti anni non ne ho mai incontrato uno di Amnesty) affermare che a Gaza ci sia un genocidio quando con quella parola si intende, secondo il Diritto Internazionale, «sistematica distruzione di una popolazione, una stirpe, una razza o una comunità religiosa». Niente di tutto questo è avvenuto a Gaza. Mi viene il sospetto che scrivano sotto dettatura, per slogan o, peggio, a tariffa. Per esempio, mi rimane strano il fatto che questi fantomatici “esperti” non usino la parola “genocidio” per i 122.000 palestinesi scomparsi nelle fosse comuni in Siria. Forse perché a massacrane un buon numero è stato Hezbollah che li credeva alleati di Al-Nusra, o più probabilmente perché Israele non c’entrava nulla. E se non c’è Israele non c’è genocidio. In sostanza, adesso vedremo i ventriloqui di Hamas spacciare questo cosiddetto “rapporto” per oro colato. Vedremo i soliti Telese, Ferrario e compagnia cantante blaterare sul fatto che «persino Amnesty lo dice». Io non so se questa gente lo fa perché ci crede veramente, perché in qualche modo è pagata, per acquistare visibilità o solo perché si accoda alla massa anti-israeliana. Quello che so è che produrre questi cosiddetti “rapporti” significa semplicemente aiutare Hamas. Che lo facciano gratis o a pagamento non saprei davvero dirlo, ma… a pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende.

[–] [email protected] 1 points 2 months ago

Negli accordi della tregua era previsto il NON rientro degli sfollati, inoltre l'IDF ha detto chiaro e tondo che se qualcuno viola gli accordi della tregua si sarebbero usate le armi da fuoco. E così è stato. Il titolo del post è fuorviante.

[–] [email protected] 1 points 3 months ago

Ok ho capito, siamo già arrivati al punto di dare del razzista a caso. Mi ritiro perché vedo che la discussione sta andando verso strade che non mi piacciono per niente. Buona serata.

[–] [email protected] 1 points 3 months ago (2 children)

Non ho mai detto che è un problema avere culture differenti. Quello che dici dopo è smentito dai numeri però.

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