Quando succedono fatti gravi come quelli cui stiamo assistendo in questi giorni è facile lasciarsi trasportare dalla scia emotiva e giustificare "qualsiasi cosa" in nome della difesa di ciò di cui ci si sente parte. E condannare senza mezzi termini chi la pensa diversamente e sembra ostacolare la "nostra" causa. In questi giorni, esprimere una critica nei confronti dell'operato (presente o passato) di Israele è sufficiente per sentirsi tacciare di antisemitismo e nazifascismo, perché Israele è equiparato a una democrazia di stampo occidentale e avanzato, mentre o suoi oppositori sono barbari terroristi.
Ieri sera, sentendo Salvini in TV esprimere senza nessun contraddittorio l'equazione "mussulmano=terrorista=criminale=civiltà inferiore e rimpatrio subito" mi si è stretto il cuore. Le risposte non sono mai così semplici ma chissà perché gli elettori preferiscono le risposte semplici.