this post was submitted on 05 Jul 2023
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Etica Digitale (Feddit)
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Etica Digitale è un gruppo volontario indipendente attivismo con l’intento di riportare la persona e i diritti al centro del dibattito tecnologico.
Se fatto nel rispetto del regolamento, ogni contributo è benvenuto!
Regolamento:
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- Niente troll
- Niente pubblicità
- Evitare di andare fuori tema nelle discussioni
- Evitare discorsi con sfondi politici o propagandistici che non siano strettamente correlati agli argomenti trattati
- No attività illegali
- Non importunare le e gli utenti in privato.
Alcune informazioni utili:
🔹 Sito: eticadigitale.org
📧 Email: [email protected]
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Penso che sia perché, pur toccando tutti, non riguarda nessuno (almeno nell'immediato).
Partendo sempre dal fatto che nessuno conosce gli strumenti che usa, e che alla maggior parte delle persone che li conosce non frega niente dell'etica del software: chi ha un account non noterà nessun cambiamento, chi non lo usava prima non lo userà ora, nemmeno ora per vedere sporadicamente quelle poche cose. Quelli che ci rimettono sono la minoranza che usava twitter per necessità, come l'autore del post.
Ma considerate le premesse e che a rimetterci in maniera concreta e tangibile sono persone in situazioni specifiche, questa cosa ha attirato pochissima attenzione. E mi manda in bestia
Il fatto è che Twitter, anche in Italia, viene (spero di poter parlare al passato in realtà) usato ufficialmente anche da realtà locali come ATM per segnalare problemi o addirittura dall'Osservatorio INGV per segnalare terremoti.
Ripenso al Presidente del Consiglio che faceva dirette e conferenze stampa su Facebook 🙊
Attendiamo anzitutto se è qualcosa di permanente oppure temporanea dato che a causa di pessime scelte di management, Twitter sembra essere understaffed. Poi se la situazione continua io direi che è il caso di sollevare la questione alle amministrazioni, ai comuni, ai servizi pubblici e così via.
Qualche compromesso lo possiamo strappare, magari di far fare l'account su Mastodon e Telegram e di mettere le comunicazioni importanti anche lì
@basseaspettative @mokassino @skariko
Sono tantissime le amministrazioni che hanno un sito gestito in proprio, di istanze ne basterebbero molte meno. Camera e Senato, ministeri, regioni e università... sicuramente mantenere in piedi un'istanza nel fediverso è ampiamente alla portata di ognuno di questi enti.
Gli enti più piccoli si possono affidare ai servizi di quelli più strutturati.
Il CNR ha diverse istanze #PeerTube proprie, per dire...
Basterebbe la volontà di farlo.
I problemi che poni sono assolutamente giusti e sono proeccupato anche io, però vanno affrontati e inquadrati in un contesto più generale. Qui stiamo affrontando una questione specifica: i canali istituzionali postano su twitter, il quale non è più accessibile dall'esterno. (e assunzione credo condivisa da tutti, costringere le persone a farsi un account su Twitter non è rispettoso).
Io ho proposto una soluzione specifica, in un ottica di diversificazione: dato che ogni piattaforma che sia in mano ad una azienda, pubblica, noprofit ha i propri problemi, meglio avere un account su tutte le piattaforme, libere e non, che su poche.
Riguardo alle istanze, secondo me si potrebbe scegliere l'istanza ufficiale dell'UE https://social.network.europa.eu/about/ oppure una istanza generalista grande come mastodon.social o mastodon.uno La probabilità che queste vengano chiuse è bassa, sono quelle più grandi e hanno parecchie donazioni all'attivo. Se hanno problemi di raggiungibilità si usano gli altri canali ridondanti.
> Su quale istanza mastodon? Perché stai solo spostando il problema. Se l'istanza chiude o ha problemi di raggiungibilità come si fa?
Beh, @basseaspettative dovresti ripensare a quello che hai scritto, perché quelle sono le parole di chi non è riuscito a emanciparsi dalla condizione di utente! Su quale istanza Mastodon? Ovviamente su quella (non necessariamente mastodon, ma anche friendica, pleroma, misskey, etc) dell'ente stesso o su quella dell'ente controllante!
@mokassino @skariko
@basseaspettative come ha già detto @loviuz86 qui (https://mastodon.uno/@loviuz86/110661800986144996) gli enti possono fare fruppo a livello territoriale.
Per il resto, la gestione di un'istanza di uno o pochi utenti che pubblicano pochi post istituzionali, presenta davvero pochissime criticità
@mokassino @skariko
@basseaspettative @informapirata @mokassino @skariko
Certo, se si vuole farlo a costo zero, perché comunque si potrebbe farlo su quell'altro sito dove a pagare è la pubblicità... Non ci riuscirebbero neppure il Pentagono e la NASA messi assieme.
@Cincia aggiungo poi una nota per @basseaspettative
Forse non sai che la gestione di un account Twitter da parte di un comune o un qualsiasi ente pubblico non costa zero. Dietro a un account Twitter c'è sempre un operatore che deve essere pagato e che anche se fa già parte della pianta organica dell'ente, si dedica a quella attività attraverso un nuovo Centro di Costo. Si tratta di un costo orario non trascurabile e spesso quell'attività viene affidata all'esterno
(segue)
@mokassino @skariko
@Cincia sì, ma è irrilevante rispetto al costo di mantenimento del server che ospita il proprio sito web istituzionale!
@basseaspettative @mokassino @skariko
@Cincia @basseaspettative in teoria, l'ente pubblico, affidandosi a un gestore extra UE dovrebbe anche preoccuparsi di stirare tutta una serie di documenti a norma gdpr relativi alla analisi di impatto sulla gestione dei propri dati personali. Come vedi ci sono dei costi anche nella gestione di un account Twitter. Ecco che affidare all'esterno un servizio di gestione su pleroma costerebbe probabilmente molto di meno
@mokassino @skariko