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Title, per svariate motivazioni (mercato del lavoro migliore/bilancio stipendio-costo della vita migliore, cosa confermata da vari connazionali che ho conosciuto a Parigi), vorrei trasferirmi in Francia per lavoro, la prima barriera da superare è quella linguistica: siete a conoscenza di corsi validi (possibilmente online, dato che per lavoro sto in un paesello sperduto in cima al niente) che mi permettano di raggiungere almeno il livello B1?

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Hola! Programmi per la domenica?

E cosa ne direste di fare aprire automaticamente il post del Caffe da un bot e di pinnarlo in alto?

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Avete visto Barbie? (media.tag24.de)
submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]

Mi aspettavo un film divertente con qualche trovata brillante e tanti richiamini nostalgici agli anni 90, e quello era. La storia è anche carina, gli sviluppi "politici" sono molto banali.

Insomma, a me è piaciuto.

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DiGiotto DiGiotto DiGiotto

DiGiotto DiGiotto DiGiotto DiGiotto DiGiotto DiGiotto

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Se passate in un bar nel pomeriggio o verso fine giornata noterete che in genere sono avanzati dei croissant integrali al miele, con marmellata ai frutti di bosco, o di altri tipi ma sepolti dallo zucchero a velo.

Questo non sorprende perché probabilmente sono i tipi di croissant meno richiesti dai clienti. Quello che sorprende è che ne avanzino così tanti.

Questa situazione viene notata dai gestori dei bar? Perché non provano a ordinare qualche pezzo in più dei croissant più richiesti, per esempio quelli alla crema o alla marmellata di albicocche, e qualche pezzo in meno di quelli meno richiesti?

Avete qualche ipotesi o esperienza diretta, specialmente se lavorate in un bar o nella ristorazione?

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Oggi alle 14:30 sul centrale contro Djokovic, sapevatelo.

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Ho appena assaggiato una cosa ed è immediatamente nuova droga.

Non vorrei spoilerare, vorrei usarla come post di esordio di

/c/aldivslidl

Che ne dite, la creiamo?

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Da secoli ho sempre richiesto un taglio "normale", cioè corto ai lati e dietro, e leggermente più lungo sopra. Però è veramente noioso lol, le donne hanno molte più possibilità per farsi belle, da quel punto di vista.

Io ho i capelli boccolosi che fanno il cespuglio se lasciati crescere (quindi poco estetico e soprattutto molto caldo), e al momento ho una treccina da 25cm stile padawan dietro l'orecchio sinistro.

Idee? Consigli? Cose strane da provare?

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Blip-Blop I'm not a bot,ecco il suo caffè all'ananas

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La legge è passata nonostante la mozione contraria, sostenuta da destre e popolari europei.

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La Banca Centrale Europea ha annunciato un sondaggio per scegliere il tema con cui saranno ridisegnate le banconote in euro.

Qui trovate il link al sondaggio. No, non possiamo avere delle banconote con sopra dei peni.

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Buongiorno! Oggi giro di boa della settimana, sarà difficile per voi o la produttività ormai è stata completamente sciolta dal sole estivo?

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Pochi minuti fa su Instagram mi è arrivata questa notifica in cui si pubblicizza la possibilità di comprare la verifica del profilo. Cosa potrà mai andare male?

EDIT: per curiosità ho cliccato per vedere il prezzo. 16,99€ al mese. Follia!

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Trascrivo una bella opinione da parte di Massimiliano Loizzi (sicuramente l'avrete visto come attore in molti video de Il Terzo Segreto di Satira) sullo stato della satira in Italia. È un argomento a cui tengo molto, mi piacerebbe anche creare una comunità /c/satira ma temo non ci sia molto seguito (oltre al quasi inesistente materiale italiano negli ultimi 10-15 anni).

Comunque non ho trovato una comunità più affine (forse [email protected]? Ma secondo me non andava troppo bene) quindi lascio qui :)

Articolo originale su Fanpage

L’eredità di Berlusconi: come è cambiata la satira negli ultimi trent’anni

È vero che non si può più ridere di niente? Ed è vero che la satira è morta? Eppure la stand-up comedy e i social dimostrerebbero il contrario. Ma allora Berlusconi come ha fatto a cambiare (anche) tutto questo?

Non vi è dubbio: ridere ha un importante significato etico. E la satira ne è, forse (qui il dubbio lecitamente si insinua ma solo per il timore di risultare dogmatico), l’espressione più alta se non necessaria. Persino la Corte di Cassazione lo ha affermato, fornendo una definizione giuridica di satira: “È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di ‘castigare ridendo mores’, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene”. E allora come mai la satira in ogni sua forma sembra essere scomparsa dalle varie forme di trasmissione culturale generaliste?

Forse l’eredità più grande di Berlusconi, è proprio quella di aver modificato letteralmente il paese, di averlo plasmato in quarant’anni di dominio pubblico, politico e privato a sua immagine e somiglianza, perché in definitiva – che lo si voglia o no, che sia vero o meno – siamo tutte e tutti figli di Colpo Grosso e Drive in. La polarizzazione, l’estremizzazione del confronto, la demonizzazione dell’avversario, la versione italiana del self-made man, la televisione come la vediamo oggi, la spettacolarizzazione di qualunque cosa finanche della vita privata, fino ad arrivare a quel che sembra meno ovvio ovvero i social, i Reel, la mini tv di Instagram con il suo zapping-scrolling compulsivo e ossessivo, la fomentazione dell’io, del personalismo, dell’individualismo, della ribellione agli schemi solo per fottere gli altri e non per produrre benessere comune, sono tutte vittorie del Cavaliere. Senza ombra di dubbio. O quantomeno sono parte di un percorso avviato da lui, dalle sue televisioni, dai suoi soci-fratelli-collaboratori-massoni, un percorso simile in ogni suo aspetto al Progetto Rinascita della P2. E di conseguenza è ovvio che abbia cambiato anche la satira o perlomeno l’idea che ne abbiamo.

Con l’editto Bulgaro Berlusconi ha fatto fuori dalla televisione in toto, ogni anima contrastante, ogni voce dissidente, ogni volto che proponesse una riflessione attraverso la risata, inondando però negli ultimi vent’anni la televisione di comicità, onnipresente e opprimente a tal punto fin quasi poi a sparire del tutto. Un po' perché l’assenza di qualità e di una risata alternativa a quella popolare e populista, ha fatto sì che la qualità si abbassasse notevolmente – probabilmente l’ultima grande trasmissione comico satirica è stata L’Ottavo nano del 2001 con Guzzanti (Corrado e Sabina) in stato di grazia e poi lentamente più nulla – e un po’ perché l’avvento dei social ha decisamente cambiato le carte in tavola.

Per i nativi digitali e per la generazione zeta la fruizione dei contenuti deve essere necessariamente istantanea, veloce come un click, più immediata e veloce e – attenzione – non vi è giudizio in questo ma è solo una constatazione di come i tempi siano cambiati e quindi anche la comicità e la satira. Per passare da Instagram a Youtube basta un click, e anche qui la situazione è pressoché la stessa: ci sono centinaia di canali comici che propongono più o meno nello stesso modo (chi più, chi meglio) una certa satira di costume che mette in scena i vari stereotipi dell’italiano medio, passando per le centinai di loro epigoni, di content creator che con il trend del giorno propongono tutti la medesima, identica scenetta priva di alcun contenuto, seppure poi ironicamente è proprio la parola contenuto a identificare quello che fanno e postano.

Ma la satira? Dov’è finita? Quella feroce de “il Male” o di “Cuore” o de “Il caso Scafroglia”, di “Su la testa”? Molte e molti dicono che la cosiddetta dittatura del politicamente corretto, impedirebbe di esprimersi liberamente e che ormai non si può più scherzare, ridere o far satira su niente. Ma non è vero. Certamente un tipo di satira è stata bandita dalle televisioni proprio a causa di quell’editto di ventidue ani fa ma seppure poi i governi siano cambiati, i vertici Rai anche e la parabola di Berlusconi sia stata un lento declino, nessuno si è premurato di creare uno spazio per la satira, anche se avrebbe potuto.

Eppure essa c’è. E si nasconde subdola tra i meandri dell’internet o della scena della stand-up (astro nascente della nuova comicità) o nel teatro, quantunque nessuno si sia mai veramente preoccupato del teatro, riserva indiana di esseri umani che continuano, nonostante tutto, a coltivare l’ambizione di partecipare a una forma d’arte dal vivo, per persone vive, fra persone vive che interagiscono fra di loro, nel solco di un’antica idea di comunità ormai superata e declassata dalla community. Chi dice che non si può dire più nulla e che siamo tutti schiavi della dittatura del politicamente corretto, evidentemente non ha mai assistito ad uno spettacolo di stand-up in qualche affollatissimo live club o teatro o birreria, dove effettivamente la libertà di pensiero e di espressione è messa alla prova in maniera inequivocabile.

Nei social, abbiamo assistito ad un ritorno della satira, ma sotto una veste diversa. E attraverso l’internet e la sua paradossale libertà, la satira sembrava essere tornata libera – appunto – di esprimere l’esercizio sacrosanto del sentimento del contrario, senza limiti, senza censure, senza deformazioni. E gli esempi negli ultimi anni sono stati tantissimi sia nella forma della sintesi del tweet, che del meme o delle pochissime esperienze video: il Terzo Segreto di Satira su tutti, un collettivo che ha spopolato sul web negli anni dieci fino ad arrivare in rare occasioni anche in televisione, seppure in terza serata, e ad un film e che cito come unico e solo esempio perché sono uno dei volti che negli anni lo hanno contraddistinto, e quindi lo faccio per poter dire, almeno per una volta nella vita, di essere vittima o carnefice del conflitto d’interesse.

L'articolo completo lo trovate su Fanpage

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Visto che in più avete richiesto un thread giornaliero vediamo se funziona, passata la mezzanotte in Italia potete pure aprire quello successivo (domani son impegnato è difficilmente riuscirò a connettermi), se non funziona si torna al settimanale.

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  • Che pizza prendete di solito?
  • La tagliate in 4, 6, 8 fette? La piegate a portafoglio? La tagliate con coltello e forchetta o forbici?
  • Vi scofanate il tutto come degli ex carcerati ingiustamente condannati all'ergastolo, oppure avete un metodo certosino?
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La nuova Topolino è solo l'inizio del totale rebrand di Fiat: scommettiamo?

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Kit pesi manubri (feddit.it)
submitted 2 years ago by [email protected] to c/[email protected]

Salve, non credo ci sia una community dedicata all’attività fisica in generale e cammini non mi sembrava molto in tema. Veniamo a noi stavo pensando di prendere un kit manubri di quelli componibili e avevo adocchiato il kit Dechatlon da 20kg a 60€, i motivi principali che mi convincono sono materiale dei dischi (ghisa), blocco a vite e compatibilità con tutti i loro dischi quindi facilmente aggiornabile. Ovviamente mi trovo a chiedere online poiché sulle stesse cifre o poco più si trovano decine di kit su Amazon che permettono di creare anche un bilanciere, avete esperienze/consigli a riguardo? Ovviamente li utilizzerei per semplici allenamenti casalinghi senza troppe pretese, attualmente non ho neanche una panca. Ogni consiglio/parere è ben accetto

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submitted 2 years ago by [email protected] to c/[email protected]

Al momento, dopo appena 24h son passati a 50M d utenti, e senza contare il mercato europeo; dalle stime di fediverse.observer vedo un picco di 4.5M d'utenti ma attivi mensilmente appena 1.5M. Supponendo continui a crescere la mole di dati diventerà di 10x/20x non appena aprono le porte dell' inferno, e quando apriranno in europa probabilmente si sarà attorno al doppio giornaliero. Posso capire che così com'è la situazione non è facilmente sostenibile...

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submitted 2 years ago by [email protected] to c/[email protected]

Il mese scorso a Venezia ho passato tre ore seduto in aereo sull'asfalto. L'aeroporto di una delle città più visitate al mondo non disponeva di personale sufficiente per caricare i bagagli.

Peggio ancora, i passeggeri avevano trascorso un'ora precedente ammassati in un corridoio in attesa di un autobus che ci portasse all'aereo perché non c'erano nemmeno abbastanza autisti. Ma nessuno ce l'ha detto. Quando un passeggero arrabbiato ha chiesto una spiegazione, un rappresentante della compagnia aerea le ha semplicemente voltato le spalle.

Naturalmente, nulla di tutto ciò ha impedito a Venezia di accogliere un flusso di aerei carichi di visitatori che tengono a galla la città. E avendoli sollevati dai loro soldi con servizi scadenti e troppo cari, non ha impedito ai veneziani di lamentarsi del turismo eccessivo.

L'Italia è troppo affollata? No. Nel 2022 l'Italia ha attirato 50 milioni di arrivi turistici, posizionandosi al quinto posto nel mondo. Ma si tratta di meno di un turista per abitante (59 milioni), che non fa nemmeno entrare l'Italia nella top 20.

Il vero problema è l'Italia stessa. I visitatori attenti possono facilmente individuare ciò che gli studi accademici confermano: l'Italia ha infrastrutture turistiche scadenti, imprese turistiche mal gestite e una politica e una pianificazione del turismo inadeguate. I politici non sono interessati ad affrontare i problemi di un'industria che rappresenta oltre un decimo del PIL.

Il risultato è che un terzo dei turisti è stipato in luglio e agosto, concentrato nelle destinazioni del nord Italia, mentre il sud è relativamente poco sviluppato. I visitatori vengono incanalati lungo le stesse poche calli veneziane e città toscane, solo per essere sfruttati con scarsi ringraziamenti.

L'Italia fa notizia per folle e turisti che si comportano male, ma quando le folle sono gestite male e i siti culturali affollati sono praticamente non presidiati, di chi è davvero la colpa? Con i turisti che aggiungono annualmente all'economia più di 200 miliardi di euro (327 miliardi di dollari), l'Italia sembra non potersi permettere di fornire personale, panchine pubbliche, spazi per picnic o servizi igienici gratuiti.

(continua)

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